I sicofanti. Irene

I sicofanti. Irene

È appena uscito presso Marietti 1820 un volume tascabile che contiene due tragedie “I sicofanti-Irene” di Giovanni Maddalena.

 

 

Le due opere hanno ricevuto entrambe segnalazioni in premi nazionali di drammaturgia e una di esse – I sicofanti – è stata recitata due volte a Torino presso i teatri Cavallerizza e Carignano. Il tema delle due tragedie è il rapporto dell’uomo con il potere, inteso come ideologia, come ben spiega l’autorevole introduzione di Paolo Borgna, magistrato e saggista. Ne I sicofanti la vita di una famiglia americana in un prossimo futuro viene sconvolta dalla presenza di un’inquietante statua che diventa il centro affettivo e morale dell’intero Paese.In Irene, ambientata nella Roma imperiale, l’Imperatore Tito ordisce un piano per distruggere la fede cristiana del generale più autorevole dell’esercito romano. Le diverse ambientazioni mettono in luce l’inevitabile dinamica tragica e quotidiana dell’ideologia. Tutti siamo potenzialmente ideologici quando trasformiamo un aspetto dell’esistenza in un idolo ed esso ci schiavizza e, alla fine, ci annienta o intellettualmente o moralmente o fisicamente. Dalle opere emergono alcune domande che non hanno facile soluzione: l’uomo singolo può resistere al potere? L’intelligenza è una barriera contro l’ideologia? Lo sono forse la fede, l’amore, l’amicizia? Perché l’uomo è capace di tradire ogni valore e affetto? In che cosa consiste la libertà? Il valore delle rappresentazioni tragiche è proprio quello di mostrare problemi dell’esperienza che non trovano una via risolutiva che possa essere in qualche modo sistematizzata. Esse mettono in luce alcuni lati dell’esistenza che restano pieni di mistero e, allo stesso tempo, di interesse – umano e filosofico – supremo.